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Dopo aver trascorso gran parte della vita dentro e fuori dal carcere minorile, Clark evade per la prima volta, incontra il suo grande amore e la madre di lei.
Ispirato dalla fidanzata attivista, Clark dà vita a un movimento per i diritti dei prigionieri che si diffonde nelle strutture penitenziarie di tutta la Svezia.
A Clark piacciono così tanto le arance di Beirut che decide di esportarle in Svezia, anche se gli agrumi non sono l'unica cosa di cui si occupa.
La rapina di Norrmalmstorg è in corso, i media riprendono tutto in diretta e la polizia dichiara di essere disposta a uccidere.
La madre di Maria riesce a far ottenere a Clark un permesso per recitare nella sua opera teatrale, fornendogli l'occasione ideale per ritornare alle vecchie abitudini.
In attesa del rilascio, Clark inizia a incontrare una scrittrice che lavora alla sua biografia, ma ci sono parti della sua vita di cui non vuole parlare.
Questa è l'incredibile storia dietro il gangster più famoso della Svezia, Clark Olofsson, i cui crimini infami hanno dato origine al termine 'Sindrome di Stoccolma'.